Il racconto di Cappuccetto Rosso è conosciuto in due versioni diverse e in qualche modo opposte, quella di Perrault e quella più recente e ottimista dei fratelli Grimm. Mentre il lupo di Perrault può digerire indisturbato l’abbondante pasto, la versione dei Grimm termina con il lieto fine grazie all’intervento di un provvidenziale cacciatore. Tuttavia il racconto esisteva già prima di Perrault ed ha continuato ad essere trasmesso oralmente in versioni autonome o mescolando in modi diversi versioni orali e versioni scritte. L’autore dello spettacolo attinge dalle due versioni ma solo come spunto per un gioco di “Teatro nel Teatro”.
I protagonisti sono tre fratelli. Silvana, la sorella maggiore, ha una vera passione per il teatro che la porta a riempire la sua camera di vecchi abiti e oggetti di scena. Bruno invece è amante della musica specialmente del genere Rap e invade la camera della sorella con un microfono e tanto rumore; Maurizio infine nutre una grande passione per danza e non perde occasione per cimentarsi in scatenati balli. Silvana è fuori casa e la lettera che tanto aspetta da Roma per un invito a rappresentare la fiaba di Cappuccetto Rosso all’interno di un prestigioso concorso, arriva proprio durante la sua assenza. Maurizio e Bruno allora si divertono ad interpretare i personaggi di Cappuccetto Rosso.
Le “intemperanze” rap di Bruno ben si sposano con le danze di Maurizio e cosi, ancora una volta, la fiaba verrà rappresentata e avrà il suo lieto fine… rap, naturalmente.
Di Aldo Sicurella
Con: Stefano Corda e Jan Maccioni
Luci Claudio Cau
Regia Aldo Sicurella
Una produzione Teatro Instabile
Durata 50'
Fascia d'età dai 3 anni