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L'INFERNO

Inferno

 

L'OPERA:

Uno spettacolo insolito ed affascinante, un progetto artistico di contaminazione fra archeologia, arte e turismo che prevede la messa in scena dell’Inferno di Dante Alighieri, quello allestito dal regista Aldo Sicurella, sviluppato lungo un itinerario che ha interessato i siti archeologici di maggiore interesse dei Comuni di:

  • Paulilatino
  • Abbasanta
  • Fordongianus
  • Sedilo

Uno spettacolo itinerante che si compone di cinque tappe distinte e differenti, ognuna delle quali suscita molteplici sensazioni nello spettatore- visitatore, che immerso in uno scenario naturale, metaforico e irreale, sperimenta l’emozione della storia. A rendere ancora più suggestiva questa performance contribuiranno una sapiente illuminazione con particolari effetti speciali e la presenza di un ensamble musicale, composto da archi, fiati e un sopranista. L’Inferno è la cantica delle passioni più violente e brucianti, il poema dello smarrimento e dell’incontro con Virgilio, la galleria di personaggi indimenticati come Beatrice, Francesca, Ciacco, Pier delle Vigne, Ulisse, Guido da Montefeltro, Ugolino… E’ la cantica in cui maggiormente si esprime la ricchezza straordinaria del realismo dantesco, quello che lo porta a forgiare una lingua di rovente novità, che non teme di spingersi verso gli opposti registri del sublime e del comico-grottesco.

La pièce sintetizza un immaginario collettivo che appartiene a tutti gli uomini di ogni epoca e che li porta ad interrogarsi sulle inquietudini più profonde, sulle domande senza risposte. Una lingua che si confonde con la musica, che riesce a diventare suono, colore, emozione, che parla universalmente al cuore di ogni uomo Il viaggio è la possibilità di addentrarsi nei meandri più profondi e nascosti della mente, delle nostre paure inconsce. Il teatro rappresenta lo strumento in grado di analizzare la realtà, scavarla e condividerla con il pubblico. Un viaggio all’interno del “nostro inferno” più intimo, ma soprattutto un viaggio nella storia e nell’architettura del passato che ci permetterà di avere nuove chiavi di lettura per interpretare e vivere il presente.--

L'AUTORE:

L’Inferno…

come se fosse un reperto archeologico da scoprire, da spolverare in cui entrare spiritualmente e lentamente.

Un piccolo pennello ci aiuterà a pulire tutti i particolari del reperto.

L’lnferno si scoprirà poco alla volta, nel silenzio delle tenebre e le parole voleranno nell’aria come se fossero stelle cadenti che dal cielo ci feriscono direttamente nel cuore.

Un ambiente fatto di sensazioni e di disperazioni. Scopriremo tutte le emozioni che l’Inferno Dantesco ci vuole dare, nonostante Dante. . . Perché, se Dante è uomo, il suo Inferno e spirito, peccato, forti emozioni, giochi soprannaturali…

Il "canto lirico" rallentato e l’anima del visitatore che scopre i gironi infernali e che ne vive tutte le emozioni.

La voce fuori campo è l’aria che lentamente scopre l’ambiente, e l’interruttore che accende una ad una le luci del grande puzzle dove si entrerà uno alla volta e… lentissimamente.

Il teatro come negazione del teatro stesso; negazione della dinamica teatrale, più vicino all’introspezione che al teatro di sensazione; sublimazione del teatro.

Una visione del peccato dell’Inferno dantesco fatta divinità da vivere…  e…  lentamente.

Aldo Sicurella

 

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Inferno2007--

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