Breadcrumbs

UN GIORNO PER CASO _1982_

Un giorno per caso 1982

Lo spettacolo nasce da una riflessione sulla fiaba, sul significato cioè che può avere per ognuno di noi il gioco fantastico dell'immaginazione.
Dora, "un giorno per caso”, scopre un nuovo gioco: trova divertente prendere i suoi pupazzi, assegnare a ognuno un personaggio e fare lei stessa la protagonista della storia.
Camminando sulla strada del mare, incontra la Scimmia Bianca (simbolo del saggio-bene), che la prenderà per mano e la condurrà attraverso la scatola magica all'incontro con tre strane figure (la maga fattucchiera, il re grasso e piccolo uomo, che rappresentano la tipologia nella quale i ragazzi si identificano.
A questo punto i mass media (come la pubblicità, la TV, ecc.), intervengono nel gioco cercando di rompere questa identificazione di Dora col suo mondo fantastico. Ella però reagisce e in un sonno molto sofferto partorisce "Fantasia”, che è in fusione dei personaggi che ha incontrato.
Fantasia forse ispirerà vita, forse ci insegnerà a... "Giocare al Teatro anche da soli".

 

Testo Aldo Sicurella

Con: Andrea Paola, Ruby Lino, Francesca Re, Mauro Aimetti

Scene di Claudio Zeppi con Bambi Lazzati e Micaela Grecodalceo

Consulenza musicale di Turigreco e il Circo di via Condotti Roma

Consulenza alla regia Raul Consonni

Luci e fonica di Lucio Visentin con Alberto Trabucco e Alberto Cavallina

Regia Aldo Sicurella

CAPPUCCETTO RAP

Cappuccetto Rap 2023 3

Il racconto di Cappuccetto Rosso è conosciuto in due versioni diverse e in qualche modo opposte, quella di Perrault e quella più recente e ottimista dei fratelli Grimm.
Mentre il lupo di Perrault può digerire indisturbato l’abbondante pasto, la versione dei Grimm termina con il lieto fine grazie all’intervento di un provvidenziale cacciatore. Tuttavia il racconto esisteva già prima di Perrault ed ha continuato ad essere trasmesso oralmente in versioni autonome o mescolando in modi diversi versioni orali e versioni scritte.
L’autore dello spettacolo attinge dalle due versioni ma solo come spunto per un gioco di “Teatro nel Teatro”.
I protagonisti sono tre fratelli. Silvana, la sorella maggiore, ha una vera passione per il teatro che la porta a riempire la sua camera di vecchi abiti e oggetti di scena. Bruno invece è amante della musica specialmente del genere Rap e invade la camera della sorella con un microfono e tanto rumore; Maurizio infine nutre una grande passione per danza e non perde occasione per cimentarsi in scatenati balli. Silvana è fuori casa e la lettera che tanto aspetta da Roma per un invito a rappresentare la fiaba di Cappuccetto Rosso all’interno di un prestigioso concorso, arriva proprio durante la sua assenza.
Maurizio e Bruno allora si divertono ad interpretare i personaggi di Cappuccetto Rosso. Le “intemperanze” rap di Bruno ben si sposano con le danze di Maurizio e così, ancora una volta, la fiaba verrà rappresentata e avrà il suo lieto fine… rap, naturalmente.

 

Di Aldo Sicurella

Con: Stefano Corda e Jan Maccioni

Audio e luci: Claudio Cau

Costumi a cura di Marco Nateri

Regia Aldo Sicurella

 

Tecnica utilizzata: Teatro d'attore
Fascia d'età: 3/10 anni
Durata: 45'
Locandina logo jpeg rosso

 

Foto di scena

CAPPUCCETTO RAP _2017_

Cappuccetto Rap

Il racconto di Cappuccetto Rosso è conosciuto in due versioni diverse e in qualche modo opposte, quella di Perrault e quella più recente e ottimista dei fratelli Grimm. Mentre il lupo di Perrault può digerire indisturbato l’abbondante pasto, la versione dei Grimm termina con il lieto fine grazie all’intervento di un provvidenziale cacciatore. Tuttavia il racconto esisteva già prima di Perrault ed ha continuato ad essere trasmesso oralmente in versioni autonome o mescolando in modi diversi versioni orali e versioni scritte. "L’autore dello spettacolo attinge dalle due versioni ma solo come spunto per un gioco di “Teatro nel Teatro”. I protagonisti sono due fratelli alle prese con i preparativi di uno spettacolo da presentare al “Gran concorso del Teatro Immaginario”. Silvana, la sorella maggiore, ha una vera passione per il teatro che la porta a riempire la sua camera di vecchi abiti e oggetti di scena. Bruno invece è amante della musica e specialmente del genere Rap. Lui invade la camera della sorella con un microfono e tanto rumore; li unisce una grande fantasia. I personaggi della fiaba prescelta per lo spettacolo Cappuccetto Rosso appunto, prendono vita perché i due fratelli si abbandonano al divertente gioco del teatro. Le “intemperanze” rap di Bruno ben si sposano con il ritmo vivace della storia impresso da Silvana. E cosi ancora una volta, la fiaba avrà il suo lieto fine… rap, naturalmente.

 

Di Aldo Sicurella

Con: Mauro Piras e Monica Pisano

Luci Andrea Perdighe

Audio Maicol Mura

Regia Aldo Sicurella

Costumi a cura di Marco Nateri

Foto di scena Gigi Atzori

 

Tecnica utilizzata: Teatro d'attore
Fascia d'età: 3/10 anni
Durata: 45'
Locandina logo jpeg rosso

 

Foto di scena

BIANCANEVE MUSICAL

Biancaneve

 

Con questo spettacolo, la compagnia ben lungi dal voler rappresentare fedelmente la famosissima fiaba di Biancaneve resa immortale dal cartone animato di Walt Disney, ha voluto “rubare” alla sua genialità colori e suoni, per costruire attraverso l’ironia un gioco teatrale con il gusto del cabaret.

Sarà perché la fiaba non se la ricordano bene, sarà perché si calano totalmente nei personaggi, sarà perché figure note ed invadenti spezzano la narrazione, sarà per la loro ingenuità, che la fiaba si sviluppa tra gags e imprevisti.

Costruito su un canovaccio che è quello della “Biancaneve” originale, lo spettacolo vede gli attori burlarsi l’uno dell’altro nell’avvicendarsi dei diversi personaggi.

 

Di Aldo Sicurella e Monica Pisano

Con: Aldo Sicurella e Monica Pisano

Scenotecnica Francesco Margutti

Scenografia, pupazzi e attrezzerie Marcella Sechi e Paola Sechi

Regia Aldo Sicurella

Aiuto regia Monica Pisano

 

Tecnica utilizzata: Teatro d’attore
Fascia d'età: 5/14 anni
Durata spettacolo: 60 min.
Locandina logo jpeg rosso

 

Foto di scena

 

CIRANO... DI BERGERAC

CIRANO

“Dal 28 Dicembre 1897, sera della prima assoluta al Theatre de la Porte-Saint Martin a Parigi, protagonista Coquelin, il miglior attore francese dell’epoca, la “commedia eroica in cinque atti in versi” Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand ha conosciuto una fortuna strepitosa: non solo sui palcoscenici di prosa ma, in varie trasposizioni e riduzioni, su quelli del melodramma e del musical, sugli schermi del cinema e della televisione”. Così scrive Guido Davico Bonino nella sua introduzione al Cyrano tradotto da Mario Giobbe in maniera fedele nelle rime e nelle scansioni ritmiche con il risultato di un testo recitabilissimo. Ed è proprio avvalendosi di questa traduzione che la compagnia Teatro Instabile, propone un estratto dell’opera narrato e recitato da 6 attori. Cirano viene narrato ed interpretato da un capocomico stralunato che, attraverso i dialoghi con i diversi personaggi ed i famosi monologhi, ci rivela il carattere di eroe e rimatore eccellente del protagonista. Il resto della compagnia veste i panni dei personaggi principali in una girandola di cambi di scena sorprendenti: la bella Rossana, amata da Cirano e a sua volta invaghita dell’insipido bellimbusto Cristiano; i cavalieri prepotenti e gelosi che Cirano “metterà in riga”. Con questa prova d’attore di grande impegno, la compagnia intende far conoscere un capolavoro del teatro al pubblico dei bambini e dei ragazzi. La figura dell’eroe Cirano, che attraverso la recitazione in rima ci appare in tutta la sua ricchezza interiore e bellezza spirituale, in aperto contrasto col suo aspetto esteriore reso ridicolo da un naso enorme, offre molteplici spunti di riflessione. Ai giovani spettatori affascinati e spesso disorientati da una società dominata dall’immagine e dalla superficialità lo spettacolo propone una vicenda in cui l’eroe così poco attraente, diventa un campione di valori da ammirare. La messinscena, dal ritmo serrato e travolgente, è impreziosita da una scenografia che ci riporta alla commedia dell’arte ed alle compagnie di girovaghi ormai scomparse.

NOTE DI REGIA
Quando mi venne l’idea di allestire lo spettacolo mi trovai subito di fronte a molte difficoltà, non ultima quella di ridurre la commedia in cinque atti ad uno spettacolo più serrato la cui storia restasse intatta. Colsi allora le vicende più importanti della commedia e ne feci una sorta di collage che ne rendesse compiuta la trama. Non potei chiaramente omettere alcuni monologhi famosissimi tra i quali quelli del “naso” e del “duello” che rivelano fin dall’inizio, l’ironia, l’onestà e la purezza del personaggio Cirano. Mi venne poi l’idea di far raccontare questa affascinante storia ad una compagnia itinerante dei primi del secolo i cui attori, girovaghi ed affamati si industriano alla maniera della “commedia dell’arte” a raccontare e interpretare nel migliore dei modi la vicenda di Cirano eroe e spadaccino.

 

Fonte “Cyrano di Bergerac” di E. Rostand

Traduttore Mario Giobbe

Di Aldo Sicurella

Con: Aldo Sicurella, Monica Pisano, Marta Proietti Orzella, Jan Maccioni, Stefano Corda

Regia Aldo Sicurella

 

Tecnica utilizzata: Teatro d'attore
Fascia d'età: 11/18 anni
Durata: 75'
Locandina logo jpeg rosso

 

Foto di scena