Lo spettacolo "La voce del sentiero" nasce dallo sforzo narrativo di utilizzare la millenaria cultura popolare, sedimentata nei secoli, come ultimo strumento possibile per potersi orientare nel presente individuando la giusta direzione da percorrere nel tortuoso e accidentato cammino dell'esistenza moderna.
Tre personaggi si trovano sperduti nei boschi dai quali cercano, disperatamente, vie d'uscita. La loro memoria è offuscata dal tempo e dalle vicissitudini della vita, forse anche da una fuga precipitosa che ha permesso loro di salvarsi ma che li ha trascinati nell'oscurità di un'intricata selva. Tutto lascia presagire che i tre, in un evidente stato di smarrimento, siano destinati a vagare nei boschi per sempre.
I ricordi riaffiorano molto gradualmente riportandoli ad incontri significativi che saranno loro di conforto per cercare di costruire un nuovo percorso di vita, nella inconsapevole lucidità riconquistata attraverso gli insegnamenti di una vecchia che rappresenta la memoria collettiva di un popolo e dei loro antenati primordiali. Essa aveva trasmesso loro l'antica saggezza del canto, aiutandoli a percepire, per potersi orientare nei boschi, "la Voce del sentiero". Durante il loro percorso di liberazione personale dal loro passato e nella acquisita consapevolezza delle difficoltà del loro presente ritrovano una direzione.
di Romano Foddai
collaborazione drammaturgica Renata Molinari
con Maria Paola Dessì, Francesco Petretto, Stefano Petretto
regia Romano Foddai
light designer Emilio Foddai
scenografia Emilio Foddai
Una produzione Teatro S'Arza
Durata 55'